Trentatré anni separano due sbarchi. Nel 1991, quello che molti intellettuali pugliesi individuano, a posteriori, come l’evento spartiacque che ha acceso i riflettori sulla Puglia: l’attracco al molo Carboni del porto di Bari della Vlora, una carretta del mare stracolma di profughi albanesi. Il secondo nel 2024, quando nel resort di lusso di Borgo Egnazia approdano i capi di stato delle grandi potenze economiche del mondo per la consacrazione definitiva del brand Puglia. Un trionfo planetario che rischia però di contenere le cause stesse di una svolta in senso opposto: sovraesposizione mediatica, overtourism, la vittoria del plastico della Puglia sulla regione in carne e ossa, il passaggio dall’accoglienza dei rifugiati alla hospitality per ultraricchi. I posteri potrebbero cambiare anche il giudizio sulla rivoluzione culturale e la primavera politica che ha vissuto la regione a partire dal 2005: se da un lato l’ondata di rinnovamento che ha ribaltato l’immaginario e la narrazione del territorio ha avuto indiscutibili effetti positivi, dall’altro ha acceso dibattiti sull’autenticità e riflessioni sul paradossale ribaltamento dei valori, come ad esempio nel caso dei trulli e della taranta, che da simboli di una vita contadina misera e arretrata di cui vergognarsi sono diventati motivo d’orgoglio ed elemento identitario. I riflettori hanno reso più evidenti alcune ferite mai curate, come il feroce caporalato subito dai braccianti, il vuoto occupazionale e i veleni lasciati dall’Ilva, l’ascesa della cosiddetta quarta mafia, oltre alla piaga forse più seria di tutte, perché più gravi sono le responsabilità della politica (in concorso di colpe con magistratura e media): la morte di oltre venti milioni di ulivi a causa di un’epidemia che doveva essere gestita invece che negata. E forse è questo il destino dei luoghi di grande luce: quando il sole cala, si formano anche grandi ombre.
Pagine: 192
ISBN: 9788870917161
Prezzo: 22 €
Uscita: giugno 2025
Fotografie: Jean-Marc Caimi, Valentina Piccinni / Prospekt: Francesco Merlini e Michela Mosca
Autori: Nicola Lagioia, Sarah Gainsforth, Claudia Attimonelli, Daniele Rielli, Stefano Nazzi, Mario Desiati, Leonardo Palmisano, Andrea Piva, Valentina Petrini, Oscar Iarussi, Teresa Maria Rauzino, Gabriella Genisi, Valerio Millefoglie
Illustrazioni: Edoardo Massa
Rinascita
L'arrivo al porto di Bari, nel 1991, della nave Vlora ha segnato l'inizio di una nuova stagione per una regione che era sempre rimasta nascosta nel cono d'ombra della storia. In un viaggio attraverso i paesaggi delle Puglie (al plurale), lo scrittore barese racconta cos'è cambiato negli ultimi decenni.
Turismo
Non tutto il turismo vien per nuocere: il boom degli ultimi anni è una storia di successo, merito anche di politiche azzeccate, ma un certo turismo di lusso all'insegna di megaresort, borghi finti e campi da golf su terreni a rischio desertificazione è invece l'emblema di una realtà parallela completamente dissociata dal territorio.
Musica
Al centro di quest'incredibile parabola salentina c'è la danza in stato di trance: dagli studi antropologici di De Martino sulle ultime donne tarantate al successo travolgente del festival della Notte della taranta, passando per la stagione dei rave in spiaggia degli anni Novanta.
Crisi ambientale
La Xylella fastidiosa ha devastato le coltivazioni di ulivi in Salento portando alla morte di oltre venti milioni di alberi, distruggendo il paesaggio e generando danni nell'ordine dei miliardi di euro. Ma il vero responsabile della catastrofe è l'uomo.
Criminalità
La Società foggiana, la mafia garganica e quella cerignolana controllano un territorio più grande della Liguria, eppure non hanno la copertura mediatica di altre mafie. Ripercorriamo la nascita e le ramificazioni delle feroci organizzazioni criminali che tengono in pugno la Puglia settentrionale.
Identità
La Valle d'Itria in una diapositiva: i muretti a secco e, soprattutto, i trulli, le casedde dai tetti conici «riscoperte» in tempi recenti dall'industria turistica. Tra mito e nostalgia, lo scrittore Mario Desiati racconta questi monumenti al paesaggio spirituale del cuore della Puglia, chiave del suo personale mondo immaginario.
Caporalato
Soprattutto d'estate, durante la torrida stagione della raccolta sui campi pugliesi, spuntano e si popolano le baraccopoli che ospitano i braccianti. Vengono chiamate «ghetti»: i loro abitanti sono stranieri, spesso senza permesso di soggiorno, imprigionati in un limbo legale e alle mercé dei caporali.
Memoria urbana
Ci sono avvenimenti che, nella loro apparente banalità, determinano la parabola di una vita: per lo scrittore e sceneggiatore Andrea Piva è l'apparizione non lontano da casa della sua infanzia di una sala giochi. Ma Bari Vecchia, come il gioco d'azzardo, negli anni è cambiata moltissimo.
Ex Ilva
Il polo siderurgico ex Ilva ha lasciato in eredità a Taranto inquinamento tossico e devastazione ambientale. Dopo oltre un decennio di battaglie legali a vuoto, la capitale italiana dell'acciaio non aspetta più giustizia o vendetta. Vuole alternative.
Cinema
La Puglia è molto più di una location suggestiva: nel corso degli anni, spinta dalla carica della primavera pugliese e dagli investimenti della Apulia film Commission, nonché forte di una certa tradizione, è diventata un luogo sempre più ricco di cinema, che oltretutto fa da volano al turismo.
Le fotografie di questo volume sono state realizzate da Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, un duo di fotografi che da oltre dieci anni si dedica a progetti documentaristici focalizzati sulle trasformazioni della società e dell’ambiente. Il loro approccio, che cerca l’aspetto umano in ogni storia, unisce reportage e fotografia autoriale, con un’estetica intima e diretta. Tra i vari riconoscimenti ricevuti figurano il Sony World photography award e l’Earth photo award. I loro lavori sono regolarmente pubblicati sui media internazionali e presentati in mostre, festival, gallerie fotografiche e musei in tutto il mondo. A oggi hanno pubblicato sei libri, tra cui spicca Fastidiosa (Overlapse, 2022) sul problema della Xylella in Puglia.