Titoli

Napoli

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Negli ultimi anni Napoli ha vissuto una sorta di ipernarrazione, soprattutto cinematografica e letteraria, che ha ulteriormente arricchito un immaginario già molto sedimentato. Da sempre il pendolo oscilla come impazzito tra picchi e depressioni ed è difficile farsi un’idea, fare una media, immaginare una normalità napoletana, ammesso che esista. Qual è il bilancio di questa stagione, in cui Napoli è stata la città più filmata d’Italia? Dove cercare questa agognata normalità? Forse bisogna «salire» al Vomero, un quartiere considerato quasi estraneo alla città, proprio perché si suppone sia «normale», abitato da una media borghesia, omogeneo, appacificato? Una realtà in contrasto con la vita sopra le righe del centro storico, attraversato da mille stratificazioni – architettoniche, storiche e sociali – eppure anche lì esiste una chiave di lettura alternativa: il centro, con la sua città sotterranea e la metropolitana dell’arte, come modello virtuoso di coabitazione tra antico e moderno e non solo come ennesima variazione di un eccezionalismo esotico. All’odissea di Bagnoli, che da trent’anni attende che prenda vita uno dei mille progetti di riqualifica della sua area industriale si contrappongono i campus all’avanguardia della ex Cirio a San Giovanni a Teduccio, che hanno una ricaduta positiva sul territorio, come è accaduto anche al settore cinematografico con le sue tante produzioni nei quartieri più difficili. Un caso di grande successo è quello di Fanpage, che si è imposta come testata giornalistica altamente innovativa e rappresenta una Napoli che attrae talenti, invece di farseli sfuggire, che esporta modelli, che colonizza invece di essere colonizzata. Anche sul piano governativo, la «città-stato» e i suoi «sindaci monarchi» si presentano come un laboratorio politico che spesso precede quelle che diventeranno tendenze a livello nazionale. Nel bene e nel male Napoli stupisce sempre, anche quando fa di tutto per essere «normale».


Pagine: 192

ISBN: 9788870919738

Prezzo: 19,50 €

Uscita: settembre 2021

Fotografie: Mario Spada

Autori: Francesco Abazia, Carmen Barbieri, Lorenzo Colantoni, Alessandra Coppola, Cristiano de Majo, Raffaella Ferré, Peppe Fiore, Paolo Macry, Gianni Montieri, Cristina Portolano, Piero Sorrentino, Ester Viola

Illustrazioni: Vincenzo Del Vecchio

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Sommario

Politica

Sovrani repubblicani

— Paolo Macry

Per secoli Napoli è stata la capitale di un regno e non ha dimenticato la sua vocazione monarchica. Lo storico Paolo Macry ci racconta le esperienze di Achille Lauro, Antonio Bassolino e Luigi de Magistris, sindaci carismatici spesso acclamati come nuovi re, che hanno segnato profondamente la città.

Malavita

Santi minori

— Alessandra Coppola

Dai muri dei vicoli e delle strade di Napoli i ritratti di giovani morti ammazzati vegliano sugli abitanti come numi tutelari. Tutti sono considerati vittime – della camorra, della polizia o del destino. Alcuni, però, erano criminali, e le autorità vogliono cancellarne i volti.

Architettura

Giano di Napoli

— Lorenzo Colantoni

Capitale culturale dell’impero romano e città dalle mille dominazioni, Napoli ha un passato tra i più complessi d’Europa. L’antico non è però abbandonato nei musei, ma legato indissolubilmente al presente: una convivenza unica e fragile, che potrebbe rappresentare un modello.

Società

Vado a Napoli

— Cristiano de Majo

Cos’è il Vomero e cosa sono i vomeresi.

Musica

Neri a metà

— Francesco Abazia

La presenza dell’esercito americano ha lasciato tracce profonde nella cultura di Napoli, rendendola una città musicalmente meticcia: dal jazz alle influenze afroamericane del Neapolitan power fino al rap e alla trap.

Identità

Napuletana

— Cristina Portolano

Cosa significa essere napoletana ma aver deciso di andarsene? E com’è tornare nel posto che si chiama «casa» e sentirsi un corpo estraneo? Un viaggio a colori tra le strade di una città personale, incastrata tra passato e presente.

Religione

Napoli Camposanto

— Carmen Barbieri

Il culto dei defunti è centrale nella società partenopea e il cimitero di Poggioreale in questo senso è emblematico: Carmen Barbieri ci accompagna attraverso una vera e propria città dei morti di cinquecentomila metri quadrati, che al suo interno include dieci cimiteri, secoli di storia e abusi edilizi.

Luoghi

Gabbie di metallo e gabbie di carta

— Piero Sorrentino

Imprigionati tra edifici cadenti o tra cumuli di burocrazia: lo scrittore Piero Sorrentino ci accompagna dentro le due più grandi fratture economiche ed ecologiche napoletane, a San Giovanni a Teduccio e a Bagnoli, quartieri che simboleggiano l’importanza – e la difficoltà – della riqualificazione delle ex aree industriali della città.

Cinema

Partenosfera

— Peppe Fiore

L’industria televisiva, come anche quella cinematografica, sceglie sempre più spesso il capoluogo campano per le sue storie.

Informazione

Vista di Napoli con giornali

— Raffaella Ferré

Negli ultimi quindici anni Napoli ha visto nascere «Fanpage» e «NapoliMonitor», due realtà unite dalla sperimentazione giornalistica e da un’ambizione nazionale che si iscrive nella ricca tradizione dell’editoria napoletana, tra giornali storici e redazioni locali di quotidiani nazionali.

Calcio

Voci azzurre

— Gianni Montieri

La passione viscerale per la squadra di calcio della città unisce ma allo stesso tempo divide i napoletani, soprattutto in un’epoca in cui il tifo è sempre più un fenomeno individuale, vissuto più davanti alla tv che allo stadio. Tra nostalgia e follia, l’amore per il Napoli resta unico.

Fotografia

Prospekt photo

Le foto di questo volume sono state scattate da Mario Spada, fotografo napoletano diplomato nel 1998 all’istituto Riccardo Bauer di Milano, anno in cui comincia un progetto, ancora in corso, sulla microcriminalità a Napoli. Nel 2001 vince il premio Canon giovani fotografi per il miglior portfolio con un reportage sui Mastiffs, un gruppo ultras del Napoli, progetto selezionato per il festival del fotogiornalismo di Perpignan. Del 2006 è Made in Italy (Trolley), realizzato con i fotografi Emiliano Mancuso, Massimo Berruti, Riccardo Scibetta e Giancarlo Ceraudo e diventato anche una mostra esposta a Napoli, Roma e Livorno.
È fotografo di scena per film come Il giovane favoloso e Gomorra e nel 2009 pubblica il libro Gomorra on set (Postcart). È il fondatore del Centro di fotografia indipendente, associazione che promuove la fotografia a Napoli, e collabora con D – la Repubblica, Libération, L’Espresso, Vanity Fair, Der Spiegel e molti altri.