Titoli

Barcellona

Share: Facebook / Twitter

Barcellona ha passato anni turbolenti: il processo indipendentista catalano l’ha trasformata in un campo di battaglia politica, il turismo di massa, che a tratti è sembrato incontrollabile, ha svuotato il centro storico dai suoi abitanti, traumatizzati anche da un attacco terroristico sulla Rambla, la sua strada più famosa; e la pandemia, come altrove, ha colpito duramente il sistema sanitario e un’economia più che altrove basata sui servizi, portando al sorpasso, in termini di pil, della Comunità di Madrid, in una rivalità che ha smesso di essere virtuosa. Per molti, il modello di sviluppo che ha trasformato la città per i Giochi olimpici del 1992 ha fatto il suo corso, vittima del suo stesso successo o conseguenza inevitabile della stretta commistione tra pubblico e privato che il modello comportava. Barcellona ha risposto nel modo che sa fare meglio: sperimentando, cercando nuove soluzioni, ripensando la propria identità. Dal punto di vista urbanistico, l’ultimo esperimento, che si innesta su una lunga storia di progetti ambiziosi e rivoluzionari, è l’introduzione delle supermanzanas, grandi isolati «pacificati» dalle auto, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita in una città particolarmente densa, rumorosa e trafficata. E se non sempre ne viene fuori qualcosa – il «quartiere dell’innovazione», ideato negli anni Duemila, mostra segni di prematuro invecchiamento – l’importante è continuare a provare, non solo in urbanistica: prima della reinvenzione edonistica del 1992, la fama di Barcellona era quella di città anarchica, luogo di lotta sindacale e resistenza al franchismo. Lì ha le sue radici il movimento popolare che ha portato all’elezione a sindaca di Ada Colau, un’attivista con un programma radicale che ha saputo guidare la città attraverso diverse crisi. D’altronde, pur legati come pochi alla propria lingua, alla storia e alle tradizioni catalane – sempre percepite come in pericolo dagli attacchi veri o presunti del potere centrale madrileno –, i barcellonesi sperimentano in tutti campi, dalla musica alla letteratura, dai cannabis club alle spiagge naturiste e, immancabilmente, al calcio: discendente del «calcio totale» di Johan Cruijff, il Barça continua a rinnovarsi alla ricerca del bel gioco e ha costruito una delle squadre più forti del calcio del futuro, quello femminile.


Pagine: 192

ISBN: 9788870919301

Prezzo: 19,50 €

Uscita: settembre 2022

Fotografie: Marc Gómez del Moral, contenuti fotografici curati da Prospekt Photographers

Autori: Pere Almeda i Samaranch, Jordi Amat, Nando Cruz, Najat El Hachmi, Laura Ferrero, Dan Hancox, Alicia Kopf, Gabi Martínez, Miqui Otero, Anna Pacheco, Enrique Vila-Matas

Collaboratori: Simone Bertelegni, Sergio Caballero, Marina Espasa, Pola Oloixarac

Illustrazioni: Edoardo Massa

Acquista:

Libro Ebook Abbonamento

Sommario

Urbanistica

Il ciclo del ’92 e i postumi della sbornia olimpica

— Jordi Amat

I Giochi olimpici del ’92 rappresentano un modello di sviluppo irripetibile, eppure la città si è intestardita nel tentativo di replicarlo, lasciandosi alle spalle alcuni insuccessi e una popolazione sempre più infastidita dal carovita.

Politica

Attivista, ribelle, sindaca

— Dan Hancox

La sindaca Ada Colau ha portato l’attivismo sociale al potere. Paladina della lotta contro il turismo di massa e figura di spicco della nuova sinistra europea, in due mandati è riuscita a mantenere la promessa di una nuova politica a favore dei cittadini?

Flânerie

L’arte di osservare i ponti da sotto in su

— Laura Ferrero

Guardare il mondo da un punto di vista diverso: questo lo scopo di un flâneur un po’ particolare, che seguiamo nei suoi vagabondaggi lungo la linea 9 della metro di Barcellona. Lontano dagli itinerari turistici preconfezionati, scoprirà qualcosa di più su di sé e sulla sua città.

Architettura

Supermanzana 503

— Gabi Martínez

Gli isolati regolari dell’Eixample – le «manzanas» – si sono dimostrati perfetti per le auto, trasformando Barcellona in una città rumorosa e inquinata. Ma si prestano anche a un nuovo esperimento di urbanismo a basso costo che mira a «pacificare» gli spazi cittadini.

Cultura

Il Raval: capitale di un paese che non esiste

— Najat El Hachmi

I catalani l’associano da sempre alla libertà, alla fuga da una vita borghese per approdare in un colorito suk, ma, come ci insegna questa esplorazione del quartiere multietnico di Barcellona per eccellenza, chi ci vive spesso non è qui per scelta, quanto per necessità.

Ricordi

La cartografia del paradiso

— Enrique Vila-Matas

Tutti abbiamo una strada che abbiamo percorso mille volte, dove ogni cosa ha un nome. Per Enrique Vila-Matas è il passeig de Sant Joan e in due testi scritti a trent’anni di distanza ripercorre il paesaggio della sua infanzia, tracciando una mappa letteraria della memoria e riprendendo dimestichezza con la città dopo la pandemia.

Separatismo

Catalogna, una storia europea

— Pere Almeda i Samaranch

Barcellona è stata il principale teatro del conflitto tra il governo catalano e il potere centrale, culminato nel referendum del 2017. Per capire cos’è successo, non si può fare a meno di guardare alla storia della Catalogna e di ripensare l’idea stessa di stato nazionale.

Musica

La città dei festival

— Nando Cruz

La capitale catalana ospita due tra i maggiori eventi musicali del pianeta, il Primavera sound e il Sónar, e rappresenta il contesto ideale per studiare l’impatto che queste manifestazioni hanno sul tessuto musicale di una città e sui suoi abitanti.

Costa

Io e il mare. Una conversazione su ruote

— Alicia Kopf

La pandemia ha spinto i barcellonesi a prendere maggiore confidenza con il mare cittadino, spesso visto come attrazione per turisti e poco vissuto. Esplorando la Barceloneta sui pattini, Alicia Kopf riflette su una città e un litorale che sembrano pensati solo in ottica maschile.

Calcio

Andate e divertitevi

— Miqui Otero

Un viaggio storico e sentimentale nella storia e nello spirito di quello che è sempre stato «più di un club», «l’esercito disarmato della Catalogna», il Barça.

Gentrificazione

«Uffici disponibili»

— Anna Pacheco

Ha senso creare un quartiere all’avanguardia ma freddo e anonimo? Anna Pacheco ci accompagna nel distretto 22@, ex area industriale all’interno del Poblenou, oggi vivissima e aliena al tempo stesso.

Fotografia

Prospekt photo

Le fotografie di questo numero sono state realizzate da Marc Gómez del Moral, direttore della fotografia originario di Barcellona. Tra i suoi lavori film, serie tv, pubblicità e video musicali; spiccano quelli girati per i Rolling Stones, Dua Lipa, Elton John, i Franz Ferdinand e gli Scissor Sisters. Recentemente ha lavorato alla serie Blocco 181 per Sky Italia. Formatosi in analogico per poi passare al digitale, Gómez del Moral ha scelto di dare un tocco diverso a questo volume di The Passenger, che gli ha offerto l’opportunità di passeggiare per la città in cui è cresciuto guardandosi attorno con gli occhi del fotografo. Tutte le foto sono infatti scattate su pellicola, un supporto che gli ha lasciato il tempo e lo spazio per la riflessione, offrendogli una sicurezza e una leggerezza che non avrebbe ottenuto usando il digitale.